VITA DEL BAILLIAGE VICENZA - SOAVE LUIGI IX: REPAS MEDIEVALE 2024

Quasi alle origini dell’arte culinaria

Nella splendida cornice del Castello degli Scaligeri di Soave, in un territorio ricco di vigneti, ai piedi dei Monti Lessini, l’Amministrazione Comunale, ha programmato tre giorni di iniziative storiche che hanno rievocato le antiche tradizioni culturali, sociali e culinarie medievali.

Il nostro Bailliage è stato invitato alla cena storica di apertura delle manifestazioni, a Palazzo del Capitanio, un banchetto realizzato con prodotti del territorio.
Ma per comprendere meglio le caratteristiche luogo, ecco alcune spiegazioni storiche sulle origini del Castello di Soave. Con molta probabilità il manufatto risale al X secolo, periodo contrassegnato dalle invasioni degli Ungheri. La sua fondazione è storicamente attribuita alla famiglia dei conti Sanbonifacio, proprietari fino ai primi anni del Duecento. Nel 1226, infatti, Ezzelino III da Romano diviene podestà di Soave e il castello viene ceduto alla famiglia dei conti Greppi nel 1237. Da quel momento in poi la storia del castello diventa piuttosto travagliata.
Nel 1270 viene ceduto al Comune di Verona e con l’ascesa dei Della Scala, nel 1271, tutto il borgo di Soave passa sotto il controllo di Mastino I Della Scala. La fortezza scaligera diventa in quegli anni teatro di terribili battaglie. Nel 1338 le truppe fiorentine, alleate dei Veneziani e guidate da Rolando de’ Rossi, riescono a impossessarsi della rocca per brevissimo tempo, per poi essere sconfitti nuovamente dai Dalla Scala. Tra il 1369 e il 1374, sotto il dominio degli Scaligeri, la fortezza viene restaurata e rafforzata con la costruzione di una grande cinta muraria che circonda tutto l’abitato di Soave. Dal XV secolo il castello passa sotto il controllo prima dei Visconti di Milano e poi della Repubblica di Venezia.
A partire dal Cinquecento la lotta per la fortezza diviene sempre più dura. Le truppe imperiali, guidate dall’imperatore Massimiliano I d’Asburgo, conquistano il possesso del castello, dando il via ad una lunga serie di scontri con la popolazione locale che, grazie ad un’insurrezione generale, riesce a riconsegnare la fortezza nelle mani dei Veneziani. Il 3 agosto del 1511 le truppe imperiali organizzano però un nuovo assalto dalle conseguenze drammatiche: Soave viene data alla fiamme e 336 soavesi vengono barbaramente uccisi.
La fine di quei  terribili scontri arriva solamente grazie al ritorno dei Veneziani che danno il via a un lungo periodo di pace e serenità. Nel corso degli anni il castello viene persino abbandonato e trasformato in una fattoria. Nel 1669 passa nelle mani della famiglia Gritti fino al 1830, anno in cui la fortezza viene acquistata dall’avvocato Antonio Cristani, bisnonno dell’attuale proprietaria.
Durante la cena, alla presenza delle massime autorità del territorio, si sono succeduti poeti, musici con strumenti d’epoca, trampolieri, danzatori del fuoco, comparse storiche in costume e a cavallo e il gruppo dei sbandieratori di Montagnana.
Le tavole erano imbandite alla maniera medievale e ingentilite con frutti colorati e verdure. Anche il personale di servizio era abbigliato con costumi dell’epoca.
Il menu del “Banchetto medievale alla Corte de lo Signore de Verona Cansignorio Della Scala”, realizzato da chef locali, è qui riportato nella sua interezza.

Mirabile banchetto con meritevoli opre de cocina servita per Nobili et Cavalieri che stasera desiano banchettare, libare et gaudere in piacere onesto ne lo Palazzo del Capitanio a nome Soave, de doviziose borgate et fertili et folte copiose de prede da caccia.
A dolde suono de musici et giullari et cantambanchi giunti da terre lontane per far lieta la festa fino al levar de le mense.
L’arte conquinaria ad opra et perizia de l’eccellente Mastro Biannico Piero.

Il primo servizio de credenza se farà assisi ne lo capace et magnifico chiostro appellato “ Del Capitanio”, piacente per l’opre de valenti pietori.
Sarde in Saòr
Frittelle bone et magnifiche
Crema dolce de formaggio et miele
Conserve de frutta
Germogli in salsa con i bisi
Parpagnacchi e Busolà
Biscotti del Buon Ricordo

Servite con le portantine
Sopa Coada
Biancomangiare
Fegato alla Veneziana
Licapropi con Fagiano in Civiero
Tisana digestiva alle erbe amari e miele a confortar lo stomaco.

 

 


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