Borgo San Felice: dove si crea la magia

 

Intervista a Dario Iaquinto

Castelnuovo Berardenga nasce nel 1050 con il nome di Terra Berardenga.

E’ una zona caratterizzata dalle colline del Chianti, disegnate da famosi vigneti e da strade piene di piacevoli sorprese. Una di queste è la Provinciale 484, quella che da Castelnuovo Berardenga porta a Gaiole in Chianti. Dopo qualche chilometro di piacevoli e dolci curve, si trova la deviazione per San Felice. Pochi minuti e girato attorno ad un alto poggio, venite schiaffeggiati da un panorama senza uguali: le colline del Chianti sino all’orizzonte con, al centro Borgo San Felice.

E’ qui che incontriamo Dario Iaquinto, Sales & Marketing Manager Relais & Chateaux, nonché Confrère del Bailliage di Firenze.

Ciao Dario e grazie per la tua disponibilità.
Allora, raccontaci un po’ di Borgo San Felice.

Come nasce e come si è sviluppato?

Buongiorno Francesco, sono io che ringrazio te e la Chaîne per avermi dato l'opportunita' di parlare del mio secondo amore, dopo la mia splendida famiglia; il Borgo San Felice.

Si hanno notizie della Pieve di San Felice, la chiesa principale delle due presenti nel villaggio, già dal 714 d.c. L'intero complesso abitativo si svilupperà circa 400 anni dopo ma la Pieve, che si trova poco distante dalla Via Francigena, si pensa fosse utilizzata come tetto per i viandanti...come vedi abbiamo lunghe origini nell'accoglienza! sino a circa 30 anni or sono, il borgo era abitato da famiglie di dipendenti dell'omonima azienda agricola fino a quando, dopo una serie di vicissitudini, la lungimiranza del gruppo assicurativo RAS permise la progettualità di quel che oggi è un classico esempio di albergo diffuso.

e quindi l’assetto attuale quando viene completato?

L'assetto attuale subisce due cambiamenti fondamentali negli ultimi 10 anni: il primo e' sicuramente il coinvolgimento del gruppo Allianz che, assorbendo RAS, diviene a tutti gli effetti controllore della società agricola e dell'hotel. Altro cambiamento, non meno importante, e' stato il definitivo riordino dell'assett manageriale con l'arrivo, nel 2010, dell'attuale GM, Achille Di Carlo.

A questo punto, è d’obbligo una domanda: tu ed il Borgo come vi “siete conosciuti”?

Beh, l'amore e' cominciato un bel po' di tempo fa, esattamente nel 2001. Quell'anno tornavo da una felice esperienza a Monaco Di Baviera ed avevo deciso di restare qualche tempo a Siena, anche perché i miei genitori si erano trasferiti li' qualche tempo prima. Se si escludono quattro anni di vita vissuta in Francia, d'allora ad oggi, capirai quanto io sia legato al Borgo.

Ci sono diverse “offerte” resort, ristorazione, azienda agricola… dimentico qualcosa?

L'hotel è un resort a 5 stelle facente parte della prestigiosa associazione Relais &Chateaux dal 1992 ed, anche in quanto tale, offre alla propria clientela un ventaglio completo di servizi dedicati a chiunque voglia trascorrere un'esperienza importante nel Chianti Classico senese: l'azienda agricola ed I suoi vini sono il fulcro intorno al quale ruota l'ospitalita' senza, però, dimenticare la ristorazione con I suoi due ristoranti : il gastronomico "Poggio Rosso" ed tradizionale "La Terrazza di San Felice", oltre al centro benessere specializzato in trattamenti al vino ed all'olio d'oliva.

Siete riusciti a conciliare tutte queste attività per un’offerta a 360° per una clientela esigente. Quali sono i target?

Una clientela che desideri apprezzare appieno la stupenda destinazione nella quale ci troviamo, unita ad una ricerca eno gastronomica del territorio ed al benessere di un trattamento dedicato, e' esattamente il target a cui puntiamo e che sicuramente soddisferà le proprie aspettative, nell'esclusivita' di un resort che fa della qualità del servizio una vera e propria missione.

Passiamo alla ristorazione “stellata” di Francesco Bracali. Quando inizia la collaborazione tra San Felice e Francesco?

Francesco ha cominciato la collaborazione con il Borgo tre anni or sono....ricordo come fosse ieri quando, a seguito della decisione d'instaurare una collaborazione con una figura d'alto profilo nella ristorazione, io ed Achille cominciammo un vero e proprio tour gastronomico nei migliori ristoranti della Toscana, alla ricerca di una cucina che riuscisse a sorprenderci...una sera, dopo aver guidato per quasi due ore in Maremma alla ricerca del ristorante Bracali, ricordo, a fine pasto, un'occhiata d'intesa, molto più eloquente di tante parole; se Francesco fosse stato d'accordo ad intavolare una discussione per una collaborazione non ce lo saremmo fatto sfuggire!

Che tipo di idea di ristorazione seguite?

Francesco incarna perfettamente quel che cercavamo: una cucina gastronomica e creativa basata non su iperbole culinarie, ma lineare ed ispirata a quei fantastici prodotti che solo una terra come la Toscana può regalare a chi, come Francesco, sa lavorarli con maestria.

Abbiamo avuto modo di apprezzare la bravura della sua giovanissima “vice”: Alessandra Zacchei…

Francesco, avendo il suo ristorante aperto cinque giorni su sette, ci onora della sua presenza due giorni a settimana; Alessandra e' il suo pupillo, una giovane speranza cresciuta negli anni grazie alla sua naturale predisposizione, al talento innato, ed alla dedizione di Francesco che, come solo lui sa fare, ha dedicato tantissimo a colei che oggi, secondo me, e' una outsider nel panorama dei giovani chefs italiani.

Nel jazz ci sono gli “Standard”, motivi famosi e consolidati che ogni musicista deve sapere a memoria. San Felice, secondo me, ha uno standard per quanto riguarda il Chianti: il “Chianti Classico Riserva Gran Selezione Il Grigio di San Felice”. Ce ne parli?

Ti ringrazio per le belle parole spese per un'etichetta che, nonostante sia l'ultima nata dalle mani del nostro enologo Leonardo Bellaccini, ha immediatamente trovato una sua collocazione ed identità ben precisa nel panorama dei grandi vini di San Felice. La denominazione "Gran Selezione" e' stata coniata solo l'anno scorso dal consorzio del Chianti Classico, affinando ulteriormente la già severa disciplinare che regola la produzione dei Chianti Classico Riserva, in particolare per ciò che concerne il periodo di affinamento e le proprietà organolettiche.

Parliamo un po’ di marketing vinicolo: quali sono i posizionamenti delle etichette di San Felice nel quadro vitivinicolo della Toscana e dell’Italia?

Sono tutte su un posizionamento premium, sia i vini del Chianti Classico che di Montalcino, in linea con il brand San Felice

Quali sono i passi futuri di Borgo San Felice?

Alla fine dello scorso inverno, in concomitanza con la riapertura stagionale 2014, abbiamo aumentato l'offerta camere passando, dalle 46, alle attuali 53 unità, oltre ad inaugurare il già nominato ristorante tipico toscano "La Terrazza di San Felice ".

Gl'investimenti previsti durante l'inverno 2015 saranno dedicati al décor ed al confort nelle camere. Ogni anno abbiamo diverse possibilità d'investimento, oltre ad una progettualità a medio termine che vedrà I suoi risultati definitivi nei prossimi anni a venire.

Direi che, a questo punto, possiamo pensare ad un ritorno della Chaine a Borgo San Felice per la prossima primavera con un evento “sorpresa”!

Siete i benvenuti e sarà sempre un piacere accogliere i Confrère al Borgo!

 


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